19 GIUGNO 2024
PERCORSO DEI 3 CAMPANILIErno, Velesio, Zelbio – Percorso dei 3 campanili
Siamo in 23 partecipanti; alle8.00 partiamo su un pulmino e tre auto e nonostante la Statale per Bellagio sia impegnativa per le strette curve e l’intenso traffico, alle 9,30 siamo a Erno, piccola frazione di Veleso a 750mt di altezza.
Nel 1797 il muratore Pietro Zerboni, emigrato in Germania, importò per la prima volta in Italia un macchinario per la tessitura di tele metalliche grazie al quale fondò una florida impresa a Milano che poi trasferì ad Erno dove è tuttora attiva.
Ci incamminiamo verso il borgo dove sono ancora visibili antiche fortificazioni medievali; passiamo davanti alla Parrocchiale dedicata a S.Andrea e imbocchiamoil sentiero in salita che, superato un torrente e attraversato un boschetto, ci porta a Veleso ( 826 mt.).
Il paese è immerso nella quiete, ma un bel bar permette agli amanti del caffè di rifocillarsi.
Walter, sempre super attivo, contatta una signora che apre la chiesa e ci permette così di visitarla.
È dedicata S.antonio Abate, risalente al XVI secolo ma più volte ristrutturata, conserva un battistero del VII secolo e un dipinto dello stesso periodo. Siamo ai piedi del Monte S.Primo e abbiamo di fronte il lago e parte della sponda occidentale con i tanti paesi che su dimessa si affacciano fino ad Argegno alle cui spalle si apre la Valle di Intelvi.
Rimaniamo a godere di questo panorama e di una piacevole brezza. Riprendiamo il cammino, ora in discesa , e raggiungiamo Zelbio.
Qui c’è la Enervit, una fabbrica che produce energizzanti di vario tipo dedicati a chi pratica attività sportiva con adiacente uno spaccio per la vendita al dettaglio.
Anche qui Walter contatta il depositario delle chiavi della parrocchiale dedicata a S.Paolo.
Si trova in fondo ad un grande sagrato dove, sui muri perimetrali sono inseriti bei quadri in terracotta rappresentanti la Via Crucis.
Due nicchie ai lati del portale della facciata includono le statue di S.Paolo e S.Pietro.
L’interno, molto curato, si presenta con affreschi realizzati nel 1949 da Carlo Morgari, mentre la sacrestia conserva oltre ad un importante armadio intarsiato per i paramenti sa ri , un dipinto di attribuzione caravaggesca di S. Gerolamo.
È ore di pranzo e lo consumiamo seduti sulle panchine del parchetto antistante la chiesa.
Alle 13.00 riprendiamo la discesa e siamo di nuovo a Erno dove riprendiamo i mezzi per tornare a casa.
Ma nuovamente Walter, con strepitoso impegno, riesce a contattare il parroco di Nesso, Don Andrea che ringraziamo, per permetterci di visitare la parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo.
Come la nostra parrocchiale di S.Maria, è stata consacrata da Papa UrbanoII, nel 1095, durante il viaggio che fece verso Clermont – Ferrand per il Concilio che indusse la prima crociata.
In origine era rivolta verso il lago, poi nel 1600 la facciata venne spostata verso l’abitato per consentirne l’ampliamento.
Particolare il battistero subito a sinistra dell’entrata, isolato in un piccolo locale circolare con il soffitto affrescato e la teca contenente le spoglie del Vescovo di Como Rainaldo custodite sotto l’altare della cappella di destra.
Abbiamo il tempo di scendere fino al lago ed alcuni , di raggiungere l’orrido. Vorremmo fermarci per mangiare un gelato, ma non trovando parcheggi rimandiamo fino a S.Fermo.
Grazie a tutti e ..alla prossima